sabato 23 aprile 2011

Quel pensiero.

La sensazione che si prova è quella di non capire più cosa fare, come fare, dove andare e quando andare.
Insomma una moltitudine di emozioni che alla fine ti riportano sempre e solamente a quel pensiero.

Quel pensiero che è dentro di te in ogni istante del giorno, e della notte,quel pensiero che ti accompagna senza mai lasciarti,
qualsiasi sia l'attività che stai svolgendo, qualsiasi sia la cosa che stai facendo.
Tutto ti riporta a quel pensiero.

In ogni cosa, vedi quel pensiero, in ogni discorso,senti quel pensiero, in ogni luogo, cerchi quel pensiero.

Moltitudini di visi s'intrecciano nella folla e lì, in quella bolgia di umanità, cerchi i lineamenti di quel pensiero, anche un solo tratto che ti porti più vicino a quel pensiero.

Fino a renderti conto che in realtà tutto ciò che ti accade intorno diventa una cornice al tuo pensiero, quello fondamentale, quello da cui non riesci a staccarti nemmeno per un secondo.

Dentro la mente si forma istante dopo istante l'immagine, le sembianze di quel pensiero con tale forza e convinzione che hai la netta sensazione che quel pensiero stia camminando con te, insieme a te al tuo fianco.

Ci credi a tal punto che a tratti, di quel pensiero, ne cominci a sentire anche l'odore, la voce, il rumore dei suoi passi e addirittura il tocco delle sua pelle.

Tutto intorno continua ad esistere, tranne che per te, dove tutto sembra fermarsi, come sospeso in uno squarcio del tempo.

Ti riempi gli occhi di oggetti che condivideresti con quel pensiero, di azioni , di frasi, di cose da scoprire, di cose da fare, ma sempre e solo con quel pensiero.

Vicino a te al tuo fianco che ti accompagna in ogni istante della tua giornata, fino ad esserci ogni giorno nella tua vita, sempre e comunque.

Mi sono posto una domanda: "Se continuo a credere in questa cosa ho due sole possibilità, o sto impazzendo o mi sono innamorato".
Quel confine sottile e invisibile che divide il folle dal sano è quasi impercettibile, un'essere può impazzire da un momento all'altro per imspiegabili motivi e ritrovarsi in un mondo completamente suo eliminando tutti gli altri attori, mantenendo con se esclusivamente quel pensiero, che diventa il suo unico pensiero e la sua unica motivazione di esistenza.

Se questa fosse la follia, forse impazzire non è poi così male, se impazzire significa amare, allora io sono completamente pazzo e fottutamente perso...di quel pensiero.


Francesco Bonfitto.



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