mercoledì 13 aprile 2011

L'amico che fu.

Molto tempo fa avevo un'amico, molto molto tempo fa, almeno questo credevo, in realtà alla fine, con il passare degli anni, ho scoperto che non era vero.
Quest'amicizia era nata per via di una questione spinosa che ancora oggi, a quanto so, frulli nella mente di questo amico che fu.
Non amo parlare del passato perché considero tale spazio temporale una sorta di ritornare ancora su cose ormai accadute, per parlare terra terra , rompersi le palle con storie ormai non più modificabili.
Ma leggere alcune cose del suo blog mi hanno dato lo spunto per tornare a rivalutare alcuni lassi di tempo spazio temporale che non ricordavo più ,grazie a Dio.
M'incuriosisce questa sua tendenza( dell'amico che fu) di continuare a menarsela con faccende oramai vaporizzate, diluite, sparite completamente.
Ma ricordando l'amico che fu, in effetti, non è poi così strano che si comporti con se stesso e con i suoi ricordi, come uno schiaccia sassi fa con il suo asfalto.
La conversazione tipo di allora andava più o meno così:

Io: Allora come va, come stai?
Amico che fu: Di merda...
Io: Perché che succede?
Amico che fu:...niente ecco cosa non succede niente...tutta una merda...
Io: Beh...ma ci sarà un motivo che ti porti a pensare che è tutta una merda no?
Amico che fu:...
Io:...
Io:...allora?
Amico che fu:...ma allora che...è tutta una merda punto.
Io:...non ti capisco...ti sei appena salvato da una grave malattia...e comunque consideri ancora tutto una merda?
Amico che fu: ...Mi manca...
Io:Scusa cosa ti manca? intendi che ti manca lei? la donna che ami?
Amico che fu:...anche...
Io. ...e cos'altro?
Amico che fu: ...la malattia...
Io: ok...


A quel punto mi chiedo perché dover continuare a tritarsi le palle con un' anima così combattuta? 
Non rinnego nulla di ciò che è stato ma non voglio più aver a che fare con persone che fanno delle loro disavventure, sfortune e immaginari golpe,a carico della propria esistenza da parte di chi è stato più fortunato, una bandiera da sventolare.
Potevo comprenderti, capirti, ascoltarti...non potevo però sopportarti ancora a lungo, per questo ho deciso che tu diventassi l'amico che fu.


Francesco Bonfitto.

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