martedì 10 maggio 2011

La raccomandata.

L'altra sera stavo tornando dalle prove in studio, un bel turno 22.00-24.00 due ore intense e simpaticamente devastanti, non perchè non mi piaccia fare le prove, ma perchè dopo una bella giornata piena di lavoro, mettersi a produrre suoni e parti musicali diventa un pò difficile, la concentrazione scappa, per ovvi motivi.
Dormire solo tre massimo quattro ore a notte non è una sana abitudine, e io amo le malsane abitudini quindi poche ore di sonno sconvolgono tutto il mio sistema neurovegetativo .
Ma non era di questo che volevo parlare, ma di una cosa appunto che è successa mentre tornavo dalle prove.

Prima però devo fare un passo indietro e tornare a due giorni fa.
Nella casella della posta trovo una bella raccomandata.
Di solito se stai aspettando qualcosa lo sai, attendi il malefico tagliandino che si materializza, come per magia, nella cassetta scura e stretta che vede la luce solo quando decidi di scoprire chi ti sta cercando.

Ultimamente le Poste usano un nuovo sistema, al posto del tagliandino giallo sbiadito, una sorta di scontrino fiscale dove ci sono i tuoi dati, l'indirizzo e che cosa devi andare a ritirare,il giorno x dalle ore y alle ore z.
Il terrore , se non stavi attendendo nulla, s'impossessa di te mentre scorgi quello scontrino bianco tra la pubblicita dei vari centri commerciali, e vorresti non aver mai visto quel tagliandino. La responsabilità ti chiama,quindi, prendi l'infame scontrino e sospirando speri che sarà sicuramente l'ultimo resoconto della riunione di condominio, ma sai che stai mentendo a te stesso, perchè la rinuione è stata fatta sei mesi fa, di conseguanza rimane solo una multa, o qualche cartella esattoriale relativa a bolli non pagati e vaccate del genere.
L'attesa fino al giorno x dall ora y all'ora z per il ritiro ti tiene sul filo di rasoio, perchè se non è l'amministratore di condominio sai già per certo che dovrai sborsare dei soldi per farcire le tasche di qualche povero milionario.
All'ora y sono lì,prendo il mio bel bigliettino tristemente bianco e nero numero 97.

Il display lampeggia con un bel numero rosso acceso 65, ecco perchè scrivono ritiro dall'ora y all'ora z.

Posti a sedere nemmeno se paghi, quindi assumi posizioni di attesa sfruttando i vari muri o le vetrine che l'ufficio postale ti offre.
Per ammazzare il tempo, mentre la flemma degli impiegati agli sportelli diventa uno stillicidio, scrivi qualche messaggio, fai qualche telefonata di lavoro, chiami l'amore della tua vita e infine accedi alla sezione giochi e fai il record mondiale su cellulare di tetris!
Il tempo sembra quasi fermarsi in un ufficio postale è come vivere in un'universo parallelo che nulla c'entra con il mondo reale.
Qualche voce comincia a borbottare che è uno schifo, che i postali sono tutti lenti e che rubano lo stipendio, che non ha senso tenere solo due sportelli aperti quando ci sono sette sportelli a disposizione, come dargli torto, ma siamo in un paese fatto così.
Il suono elettronico segnala sul display illuminato il numero 97, è come una visione mistica.

Non ci posso credere è passata solo un'ora e un quarto, finalmente posso ritirare la mia bellissima raccomandata.

Una volta fuori, in silenzio quasi religioso, apro la busta.

A quanto ammonterà il debito?

Mi aspettavo una multa ... e invece...

La Rai.

E che cazzo vuole da me la Rai visto che non sono un presentatore o un loro dipendente?

Che cosa può volere la Rai da un normale e onesto cittadino?

Il canone per le loro trasmissioni?
E che trasmissioni...

Però diciamo che è giusto così, visto che una legge italiana impone il versamento in denaro per questa assurda tassa, e che è giusto pagarla, ma la domanda che mi pongo in quel preciso istante è: "Perchè mi mandate un sollecito di pagamento che ho già effettuato tre mesi fa?
"
Insomma, ho pagato sto benedetto canone fino al Dicembre 2011, per essere più precisi, dal marzo 2010 al dicembre 2011.
Ora perchè mai la Rai mi chiede ancora i soldi che già ho versato?
Ci prova? Magari sperando che qualcuno abbia perso il bolletino di pagamento?
Ci fa? Perchè sa che una buona parte ripaga proprio perchè ha smarrito il bolletino del versamento?
O che?
Ora voi direte ma tutto questo che c'entra con il fatto che stavo tornando dalle prove?

C'entra...c'entra.

Allora, mentre tornavo dalle prove in autostrada da Rescaldina verso Milano procedendo a una velocità di crociera di 120 km orari, come la legge ordina, pensavo appunto a questo fatto della Rai e a come le cose non sono uguali per tutti.

Non so se sia stato un caso ma proprio in quel momento guardando nello specchietto retrovisore, nel buio della notte, ho visto i lampeggianti blu di due auto avvicinarsi, la velocità delle auto blu, con a bordo qualche ministro del caso, era così elevata che lo spostamento d'aria ha fatto sbandare la mia auto verso la terza corsia.

Le due auto prepotentemente, dopo aver lampeggiato in modo insistente, sorpassandomi si sono perse in pochi secondi nel nulla...come se fossero sparite.

A quel punto una domanda era lecita e definitiva: "Chissà se quei bastardoni il canone Rai lo pagano".
Non troverò mai risposta a questo quesito, fatto sta che procedo a 120 venti orari in autostrada e pago regolarmente il canone Rai...come ogni onesto cittadino che comunque vegnono perseguiti anche quando sono in regola, che dite i signori che girano in auto blu a velocità contro la legge, che pero c'impongono le leggi pagheranno mai una multa per la velocità controllata o verrano perseguiti nonostante abbiano pagato regolarmente il canone Rai?
Che io sia stupido?
Comunque, auguri Italia e auguri a chi fa le leggi e poi non le rispetta.

Un onesto cittadino.


Francesco Bonfitto

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