giovedì 15 settembre 2011

A un punto morto

Il dialogo a volte serve a comprendere le dinamiche della vita, il confronto a determinare se le azioni che stai per compiere o solo pensando siano sane, lo scontro a stabilire una ragione.

"...Allora cosa hai deciso?"
"Non lo so , non ho ancora deciso nulla...è tutto così confuso, instabile..."
"Capisco...quindi sei a un punto morto...!"
"Si ...credo di si...ma anche no! cioè nel senso che so cosa fare, ma non so come farlo"
"Si la cosa non cambia, sei a un punto morto..."
"No non è vero, un punto morto è un luogo dove nulla è mutato"
"Beh...è cosa è mutato da ieri?...nulla a quanto pare, quindi a un punto morto?"

"Mi stai facendo incazzare! Un punto morto è qualcosa che non si sposta, un'idea , un pensiero, che rimane identico nello stesso posto e io...invece..."
"Tu invece...cosa?"
"Come io cosa...! Io sto modificando i miei pensieri, le mie emozioni, i miei sentimenti, ti sembra poco?"
"No, non mi sembra poco...mi sembra...nulla..."
"Come nulla....che cazzo dici, come al solito non mi aiuti...lo sai che la mia situazione non è facile no?"
"Si lo so...e questo ti deve giustificare?"
"In che senso giustificare...di cosa?"
"Giustificare il fatto che resti dove sei mentre vorresti essere da un altra parte"
"Beh questo cosa significa....sto modificando i miei pensieri per arrivare ad essere in un altro luogo e non qui dove sono adesso, è una cosa che necessita un processo lungo e che deve accadere in modo naturale"
"Mmmmm...si ti ascolto ma non capisco"
"Cosa non capisci?"
"Il tempo di cui hai bisogno..."
"Le cose maturano in base alle stagioni, non posso far nascere una ciliegia in autunno"
"Ah capisco, quindi tu sei una ciliegia?"
" No che significa era solo una metafora!"
"Quindi tu sei una metafora?"
"Ohhhh madonna santa quando cominci così diventi insopportabile! Certo che non sono ne una cicliegia e nemmeno una metafora...era solo per farti comprendere di cosa parlo delle sensazioni che provo e del dolore che sento per questa situazione..."
"Capisco, quindi non sei ne una ciliegia ne una metafora...."
"Esatto hai capito bene"
"E allora perchè ti comporti come se tu lo fossi?"
"Insomma...sembra che tu non voglia capire"
"Capire cosa?"
"Quello che ti sto dicendo...hai ascoltato le mie parole?"
"Certo che si....e tu ascolti ciò che dici?"
"Che domande è ovvio che ascolto ciò che dico"
"Ne sei certo?"
"Certissimo..."
" Bene ...allora forse dovresti cominciare anche a fare ciò che dici e smettere di sentirti una cicliegia che deve maturare o una metafora che deve realizzarsi"
"Tu dici?"
"Si"
"Quindi cosa dovrei fare?"
"Quello che veramente senti..."
"Non è facile..."
"Lo so...nulla è facile"
"E allora che faccio?"
"Tu cosa vuoi fare?"
"Andare lì"
"Lì dove...?"
"Nel mio posto, quello giusto..."
"E allora vai..."
"Non è così semplice, la fai facile tu..."
"Può essere, ma potrebbe anche essere che sei tu che la fai difficile no?"
"Mmmmm...si potrebbe..."
"Allora? che fai?"
"Non lo so..."
"Sei a un punto morto quindi..."
"Non lo so..."
"Ti senti una ciliegia che deve ancora maturare?"
"Non lo so..."
"Allora forse ti senti una metafora da comprendere?"
"Non lo so..."
"C'è qualcosa che sai?"
"Non lo so..."
"Mmmmm....una cosa certa in tutta questa faccenda la sai però..."
"Cosa?"
"Che non sai..."

Dialogo tra l'uomo e il suo io....anima contro materia...chi vincerà?
Francesco Bonfitto.


2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. mi piace! ne ho avuti diversi di dialoghi simili tra il mio inconscio ed il mio coscio...
    chi ha vinto alla fine? non lo so: so solo che nessuno ha perso...quindi presumo abbia trionfato il VIVERE (cosa ben diversa dal sopravvivere)...
    un abbraccio rocker! :-)

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