martedì 24 maggio 2011

Vivi o morti?

Avrei bisogno di riposarmi, eh si!
Ma seriamente.
Uno di quei riposi che ti mettono nella condizione di non fare nulla e sopratutto di non pensare a nulla.
La vita frenetica di tutti i giorni ti deteriora lentamente insinuandosi nel corpo e nell'anima,siiiiiilenziosamente.
Vorrei partire oggi e tornare fra un anno, due o forse tre, per dove non lo so,ma via da questo stillicidio continuativo e persistente costituito da problematiche varie personali e non.
Ma dove andare per evitare di sentirsi esausti e sfibrati?
Non so se esistono posti diversi da tutti i luoghi che ho visitato nella mia vita, e sono molti, da non cadere nella trappola d'immaginare un avatar mai visto, infatti alla fine, si finisce sempre per indicare come via di fuga i soliti panorami triti e ritriti. Una bella spiaggia tropicale con le palme, un posto sperduto sui monti, una casa sul fiume o un posto in riva al lago.
Alla fine dopo una settimana, ti sei rotto le palle, e non vedi l'ora di tornare nel delirio più totale della città.
Una sorta di tossicodipendenza.
Forse basterebbe anche solo rimanere comodamente a casa steso su un comodo divano a cazzeggiare davanti al televisore o che so...leggendo un libro.
Ma nemmeno questo potrebbe calmare l'animo, siamo alla costante ricerca di qualcosa da fare perchè se ci si ferma si ha la sensazione di essere morti.
Forse lo siamo già e non ci siamo accorti della cosa.
E allora che si fa?
Nulla non puoi nulla, continui , prosegui, vai avanti con le tue solite attività che scandiscono il passare del tempo, dei secondi , dei minuti , delle ore, delle settimane, dei mesi per totalizzare infine interi anni.
E cosa hai fatto?
Lavorato, dormito, fatto sesso, uscito con gli amici, andato in vacanza, conosciuto persone, mangiato al ristorante, pagato delle multe, acquistato una nuova macchina, una casa, lavorato, e poi ancora,ti sei annoiato, depresso, sei stato felice, hai lavorato, nervoso, calmo, scontroso, amabile, innamorato, disinnamorato, hai lavorato, incazzato, e altre condizioni che ora non mi giungono alla mente...ah dimenticavo e hai lavorato.
Alla fine hai fatto cose e sentito emozioni, ma ancora non ti senti sereno, si sente il bisogno di evadere.
Quindi siamo come imprigionati?
Se fossimo vivi questa è la pena che dobbiamo scontare?
Quindi potrebbe anche darsi che non siamo vivi ma che viviamo l'illusione della vita.
Cazzo allora speriamo di non essere morti altrimenti non voglio nemmeno immaginare che cazzo significhi essere vivi!

Francesco Bonfitto.

1 commento:

  1. ribadisco ciò che avevo scritto poco fa nella precedente versione che avevi fatto di questo post

    ..
    il mio cappello è caduto: chapeau!

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